Alla luce di quanto successo oggi in Senato mi sento di dire cosa penso e di chiarire alcune cose.
La mia posizione sulla guerra e sulla nostra presenza in Afghanistan è molto chiara, così come sulla base di Vicenza, ecc..sono profondamente contrario.
Credo però allo stesso modo che il processo con cui si viene fuori da queste situazioni non sia un immediata rivoluzione o un cambiamento brusco e istintivo…il confronto e il dialogo vengono prima di tutto, e ancor prima viene il processo democratico.
In Senato ieri purtroppo si è visto quello che la panoramica politica ci offre un assoluta mancanza di coscienza politica, rappresentativa e democratica; purtroppo chi è in Senato non rappresenta se stesso…e spesso se ne dimentica
In Senato siamo alle dipendenze oltre che dei battitori liberi, di signori quali Andreotti e Pininfarina…su cui nutro parecchie riserve.
La politica è spesso compromesso…
Incollo qui sotto quanto scritto da Michele Serra su Repubblica
L’AMACA
I Cavalieri dell’Ideale
di MICHELE SERRA
SI CAPISCE, uno ha tutto il diritto di coltivare i suoi ideali integerrimi. E di sentirsi eletto dal popolo lavoratore anche se è stato spedito in Senato da una segreteria di partito. Uno ha tutto il diritto di rivendicare purezza e coerenza, così non si sporca la giacchetta in quel merdaio di compromessi e patteggiamenti che è la politica. Però, allora, deve avere l’onestà morale di non fare parte di alcuna coalizione di governo. E deve dirlo prima, non dopo. Deve farci la gentilezza di avvertirci prima, a noi pirla che abbiamo votato per una coalizione ben sapendo che dentro c’erano anche i baciapile, anche i moderatissimi, anche gli inciucisti. A noi coglioni che di basi americane non ne vorremmo mezza, ma sappiamo che se governano gli altri di basi americane ne avremo il triplo.
Invece no: questi duri e puri se ne strafottono della nostra confusione e della nostra fatica. Prima salgono sulla barca della maggioranza, poi tirano fuori dal taschino il loro cavaturaccioli tutto d’oro e fanno un bel buco nello scafo, per meglio onorare la loro suprema coerenza e la nostra suprema imbecillità. Un bell’applauso ai Cavalieri dell’Ideale: tanto, se tornano Berlusconi e Calderoli, per loro cosa cambia? Rimarranno sul loro cavallo bianco con la chioma al vento.
(22 febbraio 2007)
da http://www.nonviolenti.org
Abbiamo l’impressione che il movimento pacifista sia piu’ vicino alla Torre
di Babele che al dibattito politico.
C’e’ persino chi pensa di esprimere solidarieta’ ai senatori dissidenti, e
addirittura chi vuole organizzare manifestazioni di sostegno al governo.
Tempo ed energie sprecate a correre dietro a cio’ che compete ad altri,
mentre ci si dimentica di fare anche quel minimo indispensabile per se
stessi.
Detto e ridetto che un governo di centrosinistra oggi e’ meglio di un
governo di centrodestra, e dopo aver fornito i nostri voti, e aver loro
presentato un documento programmatico (del tutto disatteso) su cio’ che a
noi pareva indispensabile fare, e aver persino offerto persone di qualita’
come candidati al parlamento (offerta nemmeno presa in considerazione), che
altro dovremmo fare, oltre che sperare in cuor nostro che si faccia il
possibile per scongiurare il ritorno dei barbari al governo? Sapendo,
beninteso, che ne’ questo ne’ quello sono il nostro governo…
Il nostro dovere e’ di offrire al paese un movimento per la pace serio,
maturo e consapevole. Obiettivo evidentemente ancora lontano dall’essere
raggiunto. Per parte nostra, come amici della nonviolenza, dobbiamo dedicare
tutto il nostro tempo e tutte le nostre energie a rafforzare l’opzione
nonviolenta, e questo e’ l’unico vero contributo che possiamo dare alla
politica, e quindi al governo, e quindi al paese.
In questo senso pensiamo che la presenza attiva degli amici della
nonviolenza nei comitati “No Tav” e “No Dal Molin”, sia oggi ancor piu’
importante di ieri, dopo i “dodici punti programmatici” del governo, ben
sapendo che e’ meglio avere come interlocutore e avversario un governo di
centrosinistra piuttosto che un governo di centrodestra. Quindi si da’ il
voto e il sostegno al governo Prodi e ci si oppone con nettezza e forza alle
scelte scellerate che questo stesso governo compie in Val di Susa e a
Vicenza. Non e’ schizofrenia, e’ semplicemente agire politico consapevole.
Ci sarebbe poi molto da dire sui partiti e sui comportamenti delle forze che
compongono la maggioranza (come viene scelto il personale politico, come
vengono gestite le classi dirigenti, come vengono utilizzate le risorse
pubbliche, ecc.), ma questo e’ un discorso che ci porterebbe lontano, e che
oggi non e’ fra le nostre priorita’.
Ultima annotazione. Se oggi avessimo la possibilita’ di parlare con Prodi
gli consiglieremmo di abbonarsi e leggere i numeri di “Azione nonviolenta”
dedicati al tema “nonviolenza e politica”. Scoprirebbe che su tutto si puo’
mediare, ma non sulla guerra (e la sua preparazione) alla quale si deve dire
no ed essere duri come pietre. Eviterebbe cosi’ di compiere errori futuri
che sarebbero fatali, e ne trarrebbe un grande giovamento.
mala tempora currunt
Ringrazio Alfa49 per il commento…a mio vedere un po’ troppo sintetico e stringato per capire.